Tax Credit librerie: domande al via dal 15 settembre 2022
La Legge di Bilancio del 2018 ha previsto un credito d’imposta per i venditori che operano nella vendita al dettaglio di libri: il cosiddetto tax credit librerie. Anche per il 2022 l’incentivo è stato rinnovato dal Ministero delle Cultura, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le domande potranno essere inviate dal 15 settembre al 28 ottobre 2022. Le richieste devono essere presentate esclusivamente online, sul sito dei Beni culturali. Per l’anno in corso nella domanda dovrà essere specificata la dimensione dell’impresa: micro, piccola, media, grande.
Il tax credit andrà indicata nella dichiarazione dei redditi presentando il modello F24 sul sito dell’Agenzia delle entrate (codice contributivo 6894). Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione (entro i limiti del regolamento dell’Ue in materia di aiuti di piccola entità) e quindi non concorre alla formazione del reddito.
Dal primo al 30 settembre 2022 sono aperte anche le domande di accesso per il tax credit edicole, noto anche come Bonus edicole, un credito di imposta per gli esercenti che operano.
Che cos’è il tax credit
Il Ministero della Cultura ha pubblicato le date per presentare le domande per il tax credit librerie. Dalle ore 12.00 del 15 settembre fino alle 12.00 del 28 ottobre 2022 sarà possibile presentare la domanda di accesso, per l’anno 2021, al credito di imposta per gli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 (Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati) o 47.79.1. (Commercio al dettaglio di libri di seconda mano).
Le istanze, relative all’anno 2021, si potranno inviare solamente sulla piattaforma online del Mibact e sarà necessario specificare la dimensione dell’impresa: micro, piccola, media, grande. Le risorse saranno poi ripartite tra le imprese idonee, che potranno quindi accedere al credito fiscale e usarle per diverse categorie di spesa, fino ad un totale massimo di 20mila euro per le librerie indipendenti e di 10mila per gli altri. Successivamente, la legge n. 15 del 13 febbraio 2020 recante “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, all’articolo 10, ha previsto che “Al fine di potenziare le attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri, l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 319, della legge 27 dicembre 2017, n.205, è incrementata di 3.250.000 euro annui a decorrere dall’ anno 2020”.
Per accedere alla compilazione occorrerà registrarsi inserendo:
• i dati dell’imprese esercente (ragione sociale e codice fiscale);
• i campi relativi al legale rappresentante (nome, cognome, codice fiscale, email).
A tal riguardo nella comunicazione viene fatto presente che:
• alcuni dati riferiti all’esercente o ai punti vendita verranno confrontati con i sistemi informativi della Camera di Commercio;
• gli utenti che hanno presentato istanza o effettuato l’accesso al portale nell’anno precedente, devono comunque effettuare una nuova registrazione.
Requisiti, limiti e importi
Il tax credit per le librerie non ha un importo fisso come per i bonus, perché la somma viene calcolata in base ad una serie di spese legate ai locali in cui si svolge l’attività di vendita, tenendo conto anche dei limiti per ogni esercente. Le librerie indipendenti, ad esempio, possono richiedere fino a 20mila euro. Per tutte le altre, invece, il tetto massimo è di 10mila.
Di seguito una tabella con le spese per categoria (gli importi sono riferiti all’anno precedente la richiesta del credito di imposta):
Imu 3.000 euro
Tari 1.500 euro
Tasi 500 euro
Imposta sulla pubblicità 1.500 euro
Tassa per l’occupazione di suolo pubblico 1.000 euro
Spese per locazione 8.000 euro al netto dell’Iva
Spese per mutuo 3.000 euro
Contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti 8.000 euro
Per poter richiedere il credito d’imposta i soggetti dovranno soddisfare alcuni requisiti:
• devono essere attività commerciali di vendita di libri al dettaglio con codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1;
• il 70% dei ricavi dell’anno precedente (in questo caso del 2019 perché fa riferimento all’anno 2020) devono derivare dalla vendita di libri, anche usati;
• la sede legale deve far parte dello Spazio Economico Europeo (SEE);
• devono avere la residenza fiscale in Italia ed essere quindi soggetti alla tassazione del nostro Paese.
Come e chi può presentare la domanda
Per presentare la domanda bisogna compilare la richiesta di registrazione che si trova sul sito dei Beni culturali. Le informazioni richieste sono le seguenti:
• dati dell’impresa esercente:
o ragione sociale;
o codice fiscale;
• dati del legale rappresentante:
o nome;
o cognome;
o codice fiscale;
o email.
In caso di errori nel completamento della procedura si potrà scrivere una email (in Posta elettronica ordinaria, non PEC) all’indirizzo taxcreditlibrerie@beniculturali.it indicando:
• il codice fiscale dell’esercente ed eventualmente l’id della domanda;
• una spiegazione chiara dell’errore;
• allegare, in caso di errore di inserimento nel sistema, i file PDF e P7M;
Per completare la registrazione sarà necessaria anche la firma digitale del legale rappresentante della società che richiede l’istanza, come risulta dai dati registrati alla Camera di Commercio di riferimento.
Per quanto riguarda gli esercenti che hanno già presentato domanda negli anni precedenti dovranno registrarsi nuovamente sul sito.
Una volta riconosciuto il credito d’imposta potrà essere usato a compensazione presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. L’importo esatto del credito dovrà poi essere indicato sia nella dichiarazione dei redditi dello stesso periodo in cui è stato riconosciuto il beneficio, sia in quella del periodo di imposta in cui viene utilizzato l’incentivo, specificando anche la spesa e la cifra riconosciuta.
Si ricorda che il credito d’imposta è parametrizzato, con riferimento al singolo punto vendita e riferito alle seguenti voci:
• imposta municipale unica – IMU;
• tributo per i servizi indivisibili – TASI;
• tassa sui rifiuti – TARI;
• imposta sulla pubblicità;
• tassa per l’occupazione di suolo pubblico;
• spese per locazione, al netto IVA;
• spese per mutuo;
• contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Bonus edicole
Dal primo al 30 settembre 2022, è possibile presentare le domande di accesso al Tax credit edicole, noto anche come Bonus edicole, un credito d’imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.